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Unione Accademica Nazionale * Università di Roma La Sapienza * Istituto Patristico Augustinianum

CMCL
Corpus dei Manoscritti Copti Letterari


I testi copti su s. Mercurio


Elenco dei testi:

Passio,cc0432 (bhg1274)
Acacio di Cesarea in Mercurium I,cc0001 (cpg3515)
Acacio di Cesarea in Mercurium II,cc0002 (cpg3515)
Basilio di Cesarea in Mercurium,cc0078 (cpg2969)
Miraculum Iuliani, excerptum dalla Historia Ecclesiastica:testo


Il dossier di s. Mercurio


La tradizione letteraria copta riguardante il martire militare Mercurio di Cesarea
Per la tradizione letteraria greca, dopo lo studio di H. Delehaye, Les légends grecques des Saints militaires, Paris 1904, cf. S. Binon, Essai sur le cycle de s. Mercure, Paris 1937, e dello stes- so, Documents grecs rélatifs à s. Mercure de Cesarée, Louvain 1937. Per la tradizione latina, cf. i testi segnalati in B.H.L. 5933 e 5934, e T. Orlandi, I Miracula s. Mercurii, testo latino inedito da un manoscritto della Vallicelliana, "Rend. Ist. Lombardo" 101 (1967) 263-272. Per la tradizione o- rientale cf. B.H.O. 753 (vers. armena) e Binon, Essai, p. 57-58.
è assai vasta, commisurata del resto alla popolarità di cui questo santo godette in Egitto.
Mercurio è commemorato nel Sinassario copto-arabo il 18 Tot, il 25 Hator,il 9 Baunah (tra- slazione delle reliquie). - Per le chiese (e monasteri) antiche dedicate a s. Mercurio cf. O.F.A. Mei- nardus, Christian Egypt Ancient and Modern, Caire 1965, p. 198, 245-6, 276, 306-7.
Dei numerosi manoscritti copti che tramandano opere relative a Mercurio, molti sono inediti; fra questi, alcuni tramandano opere già edite, ma in una redazio- ne un po' differente. Per consentire al lettore di avere una comprensione esatta del- le relazioni fra i vari testi ed i vari codici, daremo innanzitutto un quadro generale di tutta la tradizione.
Abbiamo tuttavia trascurato i testi compresi negli Inni liturgici o simili, la cui valutazione è at- tualmente troppo complessa da stabilire.
Date le sue caratteristiche, abbastanza complesse, è necessario tenere presente da un lato il contenuto di ogni singolo manoscritto; dall'altro le singole opere nelle varie forme in cui appaiono. Manoscritti A New York, Pierpont Morgan Library, M 588 = mich.bd.
Edizione fotografica (H. Hyvernat, Bibliothecae Pierpont Morgan codices coptici photographice expressi, Roma 1922) vol. XXIX.
Dialetto saidico. Scritto nel IX sec. Contiene: 1. Passio Mercurii, traduzione di un testo greco in una redazione vicina a quella di BHG 1274,
Ediz. in Delehaye (cit. alla nota 1) p. 234-242. Per i rapporti eon la redazione B.H.G. 1275, cf. sotto p. 45.
ma non identica. Questo stesso testo (con varianti di tipo sti- listico, che per questo genere di testi sono nella tradizione copta di ordinaria amministrazione) si trova nei manoscritti B, 1; D; E. Tradotto in faiumico, in G, l. 2. Un testo che in questo manoscritto si intitola: Encomium in Mercurium scrit- to da Acacio di Cesarea, ma che in realtà è costituito da: (a) parr. 1-4 della no- stra edizione: inizio del vero encomio attribuito ad Acacio (cf. ms C, 3) ff. 8r e 9v col. 1, seguito da un brano di raccordo. (b) par. 5-8 della nostra edizione: un brevissimo riassunto della Passio; (c) parr. 9-16 della nostra edizione: resocon- to del miracolo relativo alla morte di Giuliano l'Apostata, estratto dalla Storia della Chiesa
Cf. Storia della íhiesa di Alessandria, ed. T. Orlandi, vol. I (Milano 1967) p. 42-50 (trad. p. 63- 68) e introduz. a p. 11.
con lievi modificazioni. Per questo testo, cf. mss B, 2; G, 2(c) (faiumico). (d) Una rassegna di sette miracoli. Lo stesso testo con varianti stili- stiche in ms C, 2; tradotto in faiumico, in ms G, 2(d). 3. Encomium in Mercurium attribuito a Basilio di Cesarea. B Londra, British Museum, Or 6801. Dialetto saidico. Scritto verso l'anno 1000.
Ed. Budge, Miscellaneous Coptic Texts, London 1915, p. 231-255.
Contiene: 1. Passio Mercurii Testo corrispondente a quello dei mss A, 1; D; E; G, 1 (fai- umico), con differenze stilistiche. 2. Miracolo relativo alla morte di Giuliano, estratto senza modificazione dal te- sto della Storia della Chiesa (cf. mss A, 2(c); G, 2(c)). (Seguono i testi delle letture liturgiche bibliche per la festa òi s. Mercurio). C Londra, British Museum, Or 6802. Dialetto saidico. Scritto nel sec. XI (?). La- cunoso.
Ed. Budge (cit.) p. 256-299.
Contiene: 1. Passio Mercurii. Ne è conservato solo l'inizio, cioè le prime due pagine; è quindi difficile stabilire il tipo di redazione. Per ciò che risulta, l'inizio è diver- so dalla normale Passio copta, ed anche greca, in quanto provvisto di un prolo- go, costruito sulla scorta delle normali passioni "epiche" copte. È probabile, se- condo noi, che in séguito il testo coincidesse eon quello attestato nei mss A, 1; B, 1; D; E; G, 1; salvo le consuete modifiche stilistiche. 2. Una raccolta di miracoli corrispondente a quella dei mss A, 2; G, 2 (faiumi- co); mutila all'inizio. La numerazione dei miracoli rimasti, maggiore di una uni- tà rispetto agli altri mss, lascia presumere tuttavia che questa raccolta fosse for- mata: (a) dal resoconto del miracolo relativo a Giuliano, inglobato direttamente nella raccolta come miracolo nr. 1 (mentre nei mss A e G era tenuto a parte). (b) Dalla raccolta corrispondente a quella dei mss A, 2(d) e G, 2(d), con lievi variazioni redazionali, e col relativo scivolamento nella numerazione dei miracoli. È altresí da presumere che questa raccolta di miracoli non fosse attribuita ad A- cacio, cioè che questo manoscritto sia al di fuori della tradizione che aveva co- struito il testo di cui ai ms A, 2 e G, 2. 3. Encomium in Mercurium attribuito ad Acacio di Cesarea. Questo rappresenta il testo completo dell'encomio il cui inizio è servito al compilatore del testo dei mss A, 2 e G, 2. D Codice in dialetto saidico un tempo appartenuto alla biblioteca del Monastero Bianco.
"Sulla biblioteca cf. T. Orlandi, Un projet milanais coneernant les manuscrits coptes du Mon. Blanc, "Le Muséon", 85 (1972) 403-413.
Scritto nel IX sec. (?). Ne rimangono solo i seguenti frammenti: 1. Parigi, Bibliothèque Nationale, Copte 129(15) 19. Frammento della Passio Mer- curii, nel testo corrispondente a queUo dei mss A, 1 (pp. 5 coL 2 - 7 col. 1); B, 1; G, 1 (faiumico). 2. Parigi, ibid., Copte 129(15) 20. 3. Vienna, Osterreichische Nationalbibliothek (Papyrussamlung), K 9456 (ed. W. Till, Heiligen- und Martyrerlegenden, Roma 1938-9, voL I p. 39). I frammenti 2 e 3 derivano da una raccolta di miracoli diversa da quella dei mss A, 2(d) etc. E Frammenti da un codice papiraceo in dialetto saidico, forse appartenuto alla bi- blioteca del Monastero Bianco.
Cf. T. Orlandi, Papiri copti di contenuto teologico (Mitt. Wien, IX; Wien 1974) p. 15-20.
Scritto nel IX sec. (?). Vienna, Osterreichische Nationalbibliothek (Papyrussamlung), K 7655 a b. Contengono parte della Pas- sio Mercurii, nel testo corrispondente a quello dei mss A, 1 (pp. 9, coL 1-2; ll col. 2 - 12 col. 1); B, 1; G, 1 (faiumico). F Frammento da un codice in dialetto saidico, un tempo appartenuto alla bibliote- ca del Monastero Bianco. Manchester, John Ryland's Library, Cat. Crum nr. 93.
W. E. Crum, Catalogue of the Coptic Manuscripts in the Collection of the John Rylands Li- brary, Manchester 1909.
Palinsesto. Miracoli di Mercurio, in un testo differente da quello dei mss A, 2(d) etc. Non si può escludere invece che coincidesse coll'opera del ms D, fram. 2 e 3. G New York, Pierpont Morgan Library, M 589.
Ed. fotogr. (cit. alla nota 4) vol. XXX.
Dialetto faiumico.
Cosí anche Crum, nelle frequenti citazioni da questo codice, introdotto nel suo Coptic Dictio- nary (Oxford 1939); ma non si tratta, a nostro avviso, di faiumico puro, sibbene con molti influs- si dal saidico.
Scritto nel IX sec. (?). Contiene: 1. Passio Mercurii, nel testo corrispondente a quelli dei mss A, 1 etc. (salvo le differenze dialettali e piccole differenze redazionali). 2. Il medesimo testo descritto per il ms A, 2, salvo le solite differenze dialetta- li e redazionali. Anche questo dunque lo considereremo diviso nelle parti G, 2 (a-b-c-d). Opere (a) Passio Mercurii È la traduzione copta di una redazione greca della Passio mol- to simile a BHG 1274.
Ed. Delehaye, cf. nota 7.
Ognuno dei testimoni presenta numerose piccole varian- ti stilistiche (e dialettali, per quanto riguarda il ms G) pur nell'unità sostanziale della redazione. Tali testimoni sono i mss saidici A, 1; B, 1; D fram. 1; E (mu- tilo); il ms faiumico G, 1. (b) Passio Mercurii. Redazione diversa dalla precedente, ma non definibile con preci- sione perché testimoniata dal solo primo foglio del ms C (segue una lacuna). Es- so contiene un prologo, del tipo usuale per le passioni "epiehe" copte. Potrebbe darsi, tuttavia, che esso fosse stato premesso per accordare la Passio Mercurii con le altre normali, e che in séguito venisse il medesimo testo di (a). (c) Passio Mercurii, in una redazione molto riassunta. Essa è derivata dal testo (a), abbreviato però in modo da poter formare una semplice introduzione alla rasse- gna successiva dei miracoli, corrispondente al testo (d), insieme con l'inizio dell' encomio attribuito ad Acacio (testo "f") e con una speciale redazione del mira- colo relativo a Giuliano (testo "i"). Lo scopo di questo lavoro era quello di trasformare la rassegna dei miracoli in un encomio. Questo testo è testimoniato dai mss A, 2(b) e G, 2(b) (faiumico). (d) Miracula Mercurii Rassegna di sette miracoli relativi alla costruzione del Marty- rion di s. Mercurio a Cesarea e ad eventi immediatamente successivi. Naturalmen- te tempo e luogo sono del tutto al di fuori di quelli reali, e rispecchiano piut- tosto la situazione dell'Egitto al tempo in cui fu redatto il testo primitivo. Que- sta redazione dei Miracula è testimoniata dai mss A, 2(d); C, 2(b) (mutilo); G, 2(d) (faiumico). (e1) Miracula Mercurii, testo diverso da quello (d), purtroppo testimoniato da solo due frammenti del ms D (framm. 2 e 3). Forse coincideva con il testo da noi denominato (e2). (e2) Miracula Mercurii, testo diverso da quello (d), testimoniato da un solo frammen- to del ms F. Forse coincideva con il testo da noi denominato (e1). (f) Encomium in Mercurium attribuito ad Acacio di Cesarea. È uno dei normali pseudoepigrafi della letteratura copta; oltretutto l'attribuzione è stata operata maldestramente, senza tener conto ehe la Cesarea (di Cappadocia) del martire Mercurio è differente da quella (di Palestina) di cui fu vescovo Acacio. Da qui è anche sorto un secondo errore, per cui Acacio è stato considerato vescovo di Cesarea di Cappadocia nei titoli dei mss A e G; il ms C conserva invece la dici- tura originale, che non specificava quale fosse la Cesarea da intendersi. Peraltro la costruzione letteraria dell'encomio è quella piú classica (ed in certo senso an- tica) della letteratura copta, ottenuta aggiungendo un prologo ed un epilogo di carattere morale al testo della Passio rielaborata. Il testo di questo encomio e tramandato nella sua integrità del ms C, 3; i mss A, 2(a) e G, 2(a) (quest'ulti- mo faiumico) ne tramandano un excerptum delle prime frasi, che però serve a far passare tutto il testo successivo (riassunto della Passio, miracolo di Giuliano, rassegna dei miracoli) sotto il titolo di "encomio scritto da Acaeio di Cesarea". (g) Encomium in Mercurium attribuito a Basilio di Cesarea. Altro pseudoepigrafo, con migliore scelta dell'autore, in quanto Basilio fu effettivamente vescovo di Ce- sarea di Cappadocia. Inoltre Basilio è saldamente unito nella tradizione a Mercu- rio ed al relativo miracolo circa la morte di Giuliano. Il testo, ehe tuttavia appa- re essere dei piú tardi fra le falsificazioni copte, è il travestimento sotto forma di encomio di una serie di miracoli (diversa da tutti quelli nominati finora, te- sti "d", "e1", "e2"). Questo testo è inoltre apparentato al ciclo delle opere at- tribuite a Basilio, che parlano dell'invasione dei Sarmati nella Lazica.
Cf. T. Orlandi, Basilio di Cesarea nella letteratura copta, "Riv. degli Studi Orientali" 49 (1975) 49-59.
È tramandato dal solo ms A, 3, ed è inedito. (h) Miracolo della morte di Giuliano, excerptum dalla Storia della Chiesa. Questo excerptum venne dapprima unito senza modificazioni aUa Passio, per completar- la, con la debita indicazione della fonte (cf. ms B, 2). Fu poi trasformato in mo- do da poter essere inglobato nel testo composito descritto sopra (ms A, 2). In tale forma lo denominiamo (i). Il testo (h) è tramandato come tale dal solo ms B, 2; si trova (non integralmente, a causa dello stato attuale del codice) nel co- dice principale della Storia della Chiesa. (i) Miracolo della morte di Giuliano, in redazione diversa daquella denominata (h).
Il confronto fra i due testi dimostra chiaramente che l'autore della redaz. "i" dipende dalla Storia della Chiesa (= redaz. "h"), ma in modo non pedissequo. Egli interviene spesso per dare spie- gazioni, per rendere lo stile meglio adatto ad un'omelia, per abbreviare o tagliare brani non perti- nenti a Mercurio.
Questo testo è tramandato dai mss A, 2(b) e G, 2(b) (quest'ultimo faiumico). Storia della tradizione Dopo questa suddivisione del materiale che ci tramandano i manoscritti, è abba- stanza chiaro, secondo noi, che. si devono ammettere in origine alcune opere che po- tremmo chiamare di tipo "semplice", dalle quali sono state ricavate opere successi- ve piú complesse. Le piú antiche fra le "opere semplici" sono la Passio ed il mira- colo relativo alla morte di Giuliano l'apostata. Quale delle due preceda l'altra è diffi- cile stabilire, perché è possibile che la fama di Mercurio, legata al miracolo di Giulia- no, abbia determinato la redazione primitiva, greca, della Passio; sebbene resti piú pro- babile, a nostro avviso, che i due testi abbiano proceduto, all'inizio, indipendenti (da un punto di vista letterario.
"Sulla storia della leggenda di Mercurio uccisore di Giuliano, v. T. Orlandi, La leggenda di s. Mercurio e l'uccisione di Giuliano l'Apostata, in: Studi Copti, Milano 1968, p. 87-145. È da aggiun- gere un interessante frammento (2 ff. pergamenacei) rinvenuto nel 1966 a Qasr Ibrim (Nubia) che at- tribuisce la medesima visione a personaggi egiziani: Antonio e Pacomio. Il testo sarà presto edito da W. C. Frend.
Anche è dubbio a quale epoca risalga il testo greco della Passio; gli unici dati obiettivi sono (a) che il manoscritto piú antico di essa ri- sale al X see.; (b) che la prima traduzione latina risale alla seconda metà dell'VIII sec. A noi sembra certo che fa redazione risalga alquanto piú indietro (VI sec.; forse V); ma ad ogni modo tutto questo rende ancora piú incerta la datazione della tradu- zione in copto. Per questa dati obiettivi non esistono; né è il caso di fare congettu- re. Per quanto riguarda il miracolo relativo a Giuliano, esso sarà circolato in forma autonoma, in copto, solo dopo essere stato incluso nella Storia della Chiesa (sebbe- ne anche qui sia possibile il contrario; ma ci si può basare su quanto afferma il re- dattore dell'excerptum nel ms B, 2); dunque dopo Timoteo Eluro (V sec.).
Per la datazione della Storia della Chiesa, cf. la nostra ediz. vol. II (Milano, 1970), p. 128-130.
Il primo passo verso il complicarsi ed arricchirsi della tradixione, in copto, è sta- to quello di unire la Passio a questo miracolo di Giuliano, per accrescere l'autorità di s. Mercurio presso i fedeli. Questa situazione è rappresentata dal ms B. Col cresce- re poi della fama di s. Mercurio in Egitto e della devozione per lui, vennero eviden- temente costruiti dei santuari, colla relativa necessità di stilare elenchi di miracoli che invogliassero i fedeli a frequentarli e a dare le rituali offerte. Saranno cosí nati, pen- siamo attorno al VI sec., gli elenchi di miracoli sopra descritti come testi "d", "e"', "È"; forse anche "g", prima di essere redatto in forma di encomio. Questi testi, dapprima anonimi (come semhra testimoniare il ms C: in esso infatti il vero encomio "di" Acacio segue i miracoli, che dunque non potevano far parte di un testo quale è offerto dal ms A, 2, ma saranno stati anonimi), furono in séguito forniti di un au- tore, cosa che fu ritenuta opportuna soprattutto perché dava maggior prestigio al te- sto e di conseguenza a s. Mercurio ed ai suoi santuari. Tuttavia l'indicazione di un autore era, come sembra, riservata in simili casi al genere lett.erario dell'encomio; on- de la necessità di redigere il testo in forma di encomio. In tal senso il lavoro piú e- lementare è testimoniato dal testo "g" (la lista dei miracoli è semplicemente fatta pre- cedere da un prologo e seguire da una conclusione). Nel frattempo si era avuta an- che la produzione di encomi che erano redatti per unire direttamente in un solo te- sto le doverose esortazioni morali e la narrazione della Passio: un esempio ne è l'en- cornio "di" Acacio (testo "f"). Con un altro passo in avanti, l'opera composita te- stimoniata dai mss A, 2 e G, 2 nasce dall'intento di avere un testo che si presenti sotto forma di encomio, e contenga tanto la Passio quanto il miracolo di Giuliano, la lista dei miracoli e le esortazioni morali. Sarà questa probabilmente la redazione piú tarda fra i testi descritti sopra; ed inoltre sarà sorta nell'ambito di un santuario di s. Mercurio, come testimonia la preoccupazione preminente per i miracoli, a scapi- to della Passio e della parte morale. Queste sono, a nostro avviso, le notizie fondamentali circa la tradizione letteraria su s. Mercurio in copto; e con ciò crediamo esaurito il nostro dovere di editori, per quanto riguarda la chiarificazione della tradizione e la collocazione storica delle varie opere. Ancora molto si potrebbe studiare nel campo delle caratteristiche di ciascun testo, per mettere in luce alcuni lati della letteratura e della civiltà copta nei diver- si periodi ai quali si possono attribuire le varie opere ed i loro nuclei originali; stu- dio a cui questi testi si prestano abbondantemente per il loro carattere ingenuo e per il loro stile spesso meticoloso nella descrizione di usanze e di cerimonie. Ma spe- riamo che questa pubblicazione li possa in futuro ispirare.